TERRAZZA CLAUDIA AUGUSTA 
Leonardo Trevisan

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La strada dell'Agozzo    Terrazza Claudia Augusta

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TERRAZZA CLAUDIA AUGUSTA

Idea progetto: Leonardo Trevisan

L’arte e l’habitat, due linee di azione, spesso autonome, hanno permesso alle capacità inventive di creare, nel tempo, opere artistiche, architettoniche e urbanistiche in sintonia con il continuo evolversi della vita umana.

Già da anni si sta riflettendo sul ruolo dell’uomo  nella società attuale, sul bisogno di colmare lacune, sull’aspetto urbanistico del suo habitat e su come in esso si vive.

Ci si rende conto che l’uomo non può crescere come nel passato: egli stesso avverte la necessità di delineare un futuro nel rispetto della sua storia e delle sue nuove esigenze.

Si riscopre così il bisogno di dare più importanza a tutto ciò che costituisce l’ambiente collettivo e residenziale, storico, naturale e artificiale, dove l’uomo (divenuto più riflessivo, "pedone" desideroso di qualità e non più solo di quantità) vive.

La ricerca della qualità ci conduce anche a correggere il nostro atteggiamento verso espressioni come quella dell’arte architettonica e visiva, nel processo di costruzione e di sviluppo dell’habitat moderno.

Quest’arte che possiede sia la formula per stabilire nel presente i rapporti con la storia e con le tradizioni, sia le potenzialità adatte a recuperare l’amore della gente per il proprio paese, è in grado di diffondere il piacere della conoscenza e della sensibilità estetica e di riacquisire i valori artistici che il paese esprime.

Questi gli aspetti che ci inducono a capire il perchè della collocazione (a seguito di un concorso internazionale) di opere d'arte lungo la riva del Sile e della “Terrazza Claudia Augusta” nel punto dove la Claudia Augusta oltrepassava il fiume Sile per dirigersi verso le regioni della Rezia e della Vindelicia, oggi in parte corrispondenti al Tirolo (Austria) e alla Baviera (Germania).

Inoltre la terrazza è intesa sia come luogo di sosta “aperto” posto all’interno di un percorso inserito nell’ambiente naturale circostante, sia come luogo di cultura in quanto area dotata di pannelli espositivi contenenti indicazioni storico-culturali riguardanti la via imperiale Claudia Augusta, il parco naturale del fiume Sile e percorsi tematici culturali e naturalistici.

Per accentuare il concetto di armonia con la natura, la scelta tecnologico – progettuale della terrazza è rivolta verso un materiale come il vetro che, con l’aiuto di una struttura metallica di sostegno, permette di innalzare nello spazio un volume visivamente leggero e non invadente.

Scheda tecnica della Terazza Claudia Augusta
Architetti: Paolo Bonan Venturi e Chiara Buzzo

La terrazza sul Sile è stata concepita allo scopo di creare un luogo di sosta “identificabile” all’interno di un percorso naturalistico.

La posizione è in un punto preciso dell’argine del Sile: l’intersezione con l’asse che passa per la via Claudia Augusta passando per il Campanile della Chiesa di Musestre. A fianco è inoltre già esistente un pontile per l’approdo delle imbarcazioni.

Percorrendo il tracciato lungo il fiume si arriva alla terrazza che si propone come spazio riflessivo e culturale, in quanto si apre come un piccolo mondo ricco di cultura; presentata come esposizione all’aperto.

La forma è stata pensata dando largo spazio all’idea di collegamento con l’ambiente naturale in cui viene inserita. Per realizzarla si è pensato ad una grande ala in vetro che, ancorata a terra grazie ad una struttura metallica portante, copre una terrazza chiusa solo parzialmente da un parapetto e contenente dei pannelli espositivi anch’essi vetrati.

La grande copertura vuole essere: un grande arcobaleno, un’ala che può prendere il volo librandosi nel cielo e che, con i suoi vetri sfaccettati, vuole riflettere o meglio prendere con se le immagini del cielo senza creare la “barriera del costruito”.

I materiali  

VETRO: Le ali della copertura hanno grazie a questo materiale il massimo della trasparenza ed il miglior effetto di leggerezza; con vetri di forma rettangolare si riesce a creare una copertura gradatamente convessa.
In vetro sono anche la chiusura del parapetto e i pannelli espositivi i quali, per permettere una sicura esposizione, chiudono i cartelloni tra due pannelli vetrati trasparenti. 

LEGNO: Il pavimento della terrazza presenta una finitura in assi di legno, creando così un forte contrasto tra la base orizzontale che si innesta nel terreno circostante e la parte vetrata che si innalza nello spazio grazie alla struttura metallica. Quindi una voluta accentuazione tra calore del suolo e ariosità dello spazio.

Anche il corrimano è in legno e questo perché essendo un punto d’appoggio e di contatto del visitatore, deve dare una sensazione
di calore. 

METALLO: Tutta la struttura di sostegno è pensata in acciaio.
In particolare una grande ossatura centrale, avente una luce di 15 ml, è composta da tre profilati pieni a sezione circolare del diametro di cm. X che si affiancano e intersecano creando un grande arco, dal quale partono dei raggi che si aprono e che, formando tante piccole strutture triangolari, sorreggono i pannelli in vetro intelaiati e uniti alla struttura stessa.

Il corrimano si presenta lineare ripropone, negli elementi verticali di sostegno, motivo di intersezione usato per la copertura. 
 




 

 


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