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			TESTIMONIANZE  | 
			
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| La strada dell'Agozzo | Terrazza Claudia Augusta | |||
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			 Le due pietre miliari che testimoniano il percorso della Claudia Augusta.  | 
		
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			 La prima del 46 d.C. trovata nel 1552 a Rablà nei pressi di Parcines (Merano). Rablà (C.I.L., V, 8003): 
			
			            TI(berius) CLAUDIUS 
			CAESAR traduzione: “Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console designato per la quarta, imperatore per l’undicesima, padre della patria, la VIA CLAUDIA AUGUSTA, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì dal fiume Po al fiume Danubio per miglia CC...”.  | 
		
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			 La seconda del 47 d.C. trovata nel 1786 a Casiomaggiore (Feltre). Cesio (C.I.L., V, 8002): 
			
			            TI(berius) CLAUDIUS 
			DRUSI F(ilius) 
			 traduzione: 
			
			“Tiberio Claudio Cesare Augusto 
			Germanico, figlio di Druso, pontefice massimo, insignito della 
			tribunicia potestas per la sesta volta, console per la quarta, 
			imperatore per l’undicesima, padre della patria, censore, la VIA 
			CLAUDIA AUGUSTA, che il padre Druso, aperte  
			Colonna Feltrina 
			scoperta durante la ricostruzione 
			della
			chiesa di S. Maria e usata come sostegno per la mensa dell’altare 
			dedicato  
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			 L’imperatore CLAUDIO Tibèrio Claudio Cesare Germanico (Lione, 10 a.C. - Roma, 54 d.C.), figlio di Druso Maggiore e di Antonia Minore. Per la rivalità esistente fra le famiglie Giulia e Claudia, oltre che per la malferma salute, visse fino a 50 anni lontano dalle cariche pubbliche conducendo una vita ritirata: si dedicò agli studi classici, con opere sugli Etruschi, su Cartagine e sulla stessa storia di Roma. Alla morte di Caligola (41 d.C.) Claudio fu eletto imperatore dai pretoriani esautorando completamente il Senato. Claudio prese subito provvedimenti per migliorare l’amministrazione e il bilancio dello Stato: si circondò di esperti collaboratori e fece realizzare importanti opere pubbliche fra cui il porto di Ostia, acquedotti e strade. La via Claudia Augusta, tracciata dal padre Druso durante la conquista della Rezia condotta insieme allo zio Tiberio, divenne sotto Claudio un’importante arteria di comunicazione tra l’Adriatico e il Danubio. Concesse, inoltre, l’accesso al Senato ai nobili della Gallia, creò una nuova classe dirigente e consolidò l’autorità imperiale. Apportò modifiche importanti al diritto riguardante il matrimonio, l’eredità e la schiavitù ed estese i confini dell’impero romano con campagne militari in Britannia, in Mauritania e in Tracia. Claudio morì nel 54. d.C., avvelenato, forse, dalla ambiziosa moglie Agrippina, che voleva portare al trono imperiale il giovane figlio Nerone, nato da un suo precedente matrimonio.  |