VERSO IL PORTOGRUARESE E CAORLE
Leonardo Trevisan

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Tra Padova e Altino Altino Venezia fortificata e laguna sud

Il Sile  

  Verso il portogruarese e Caorle
Nel basso Friuli Aquileia Il litorale balneare della via Annia

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VERSO IL PORTOGRUARESE

Lasciata la città romana di Altinum, posizionata ai margini della gronda lagunare veneta, la via Annia attraversava il fiume Sile e proseguiva verso Musile di Piave, San Donà di Piave, Ceggia e continuava il suo percorso oltrepas-sando il fiume Livenza e il fiume Lémene dove venne fondata la Iulia Concordia.

SAN DONÁ DI PIAVE
Grosso centro agricolo, commerciale e industriale fondato nel secolo XII da pescatori e agricoltori. Appena si raggiunge San Donà, attraversando il ponte del fiume Piave (fiume sacro alla patria), subito sulla destra si scorge una piacevolissi-ma oasi facente parte del parco naturale. Altro parco interessante da vedere è il “Parco della scultura”.

CEGGIA
A Ceggia nel 1949 sono stati rinvenuti i resti di un ponte romano a tre arcate che varcava un corso fluviale ora interrato, il  vecchio Piavon.
I resti del ponte e traccia del percorso della via consolare sono oggi inseriti nell’itinerario ciclistico “Da San Donà di Piave al Ponte Romano di Ceggia per strade secondarie e viottoli di campagna”. Il nome di Ceggia è legato nell’immagine popolare con il suo rinomato Carnevale.

CONCORDIA SAGITTARIA (Area archeologica - Museo Civico)
Colonia romana fondata nel 42 a.C. circa. Venne ascritta alle tribù Claudia ed ebbe l’ordinamento tipico delle colonie. Nel III sec. d.C., sotto la minaccia delle prime invasioni barbariche, divenne piazzaforte militare. Attualmente  sono visibili varie aree archeologi-che comprendenti resti romani e paleocristiani; ponte romano, case romane, terme romane, mura di cinta, teatro, trichora e basilica paleocristiana.

 

PORTOGRUARO
Graziosa cittadina nata nel XII secolo sulle sponde del fiume Lémene conserva ancor oggi la sua tipologia medievale veneta ricca di colore ambientale. Alla sua floridezza contribuì l’intensificarsi dei traffici, e il conferimento di beni, privilegi e diritti concessi nel 1140 dal vescovo di Concordia, Servino.     
A seguito della decadenza di Concordia la città di Portogruaro passò ai patriarchi di Aquileia e dal 1420 a Venezia.
Raggiunse il suo maggiore sviluppo economico verso la fine del ‘600.

Per il visitatore
La piazza della Repubblica con il suo trecentesco palazzo Comunale in mattoni a vista, il pozzetto delle gru, la pescheria, i mulini che scavalcano il fiume Lemene, il Duomo e il pendente campanile romanico. I bellissimi palazzi e le case di epoca gotica e rinascimen-tale, collocati nelle vie del centro, fanno notare la forte influenza della cultura architettonica di Venezia.
Villa comunale e le tre porte: S. Giovanni, S. Gottardo con un tratto di mura che circondava la città e S. Agnese. Nelle vicinanze, a soli pochi chilometri, la pittoresca Abbazia di Summaga e l’Abbazia di S. Maria in Sylvis a Sesto al Règhena.


Portogruaro. Palazzo comunale.


Sesto al Règhena. Abbazia di S. Maria in Sylvis

 


 

 

CAORLE la graziosa cittadina di mare

Carole è l’antica Caprulae, fondata dai profughi di Iulia Concordia, dopo la calata dei Longobardi. E’ sempre stata uno dei centri lagunari più importanti.
Dal IX secolo subì svariate incursioni portandola lentamente ad un declino favorito anche dalla costante ascesa di Venezia che andava via via estendendo il suo potere politico sulla laguna e anche dal progressivo impaludamento della laguna circostante. Fu sede vescovile dal 598 al 1818.

Il notevole sviluppo dell’agricoltura, della pesca, dell’artigianato e della bellissima stazione balneare, emersa nel dopoguerra, portò Carole a diventare l’attuale graziosa cittadina di mare.
Al turista si presenta con il suo caratteristico centro storico e campanile romano. Seguono la bellissima cattedrale romanica e la suggestiva chiesa della Madonna dell’Angelo che si innalza al limite della diga.

Ogni svolta del centro permette la scoperta improvvisa di una  piazzetta, di un piccolo locale caratteristico, di una bella bottega artigianale.
Non può mancare una passeggiata lungo la diga che offre una serie di svariate sculture incise da artisti sugli scogli e lungo il porticciolo pieno  di pescherecci di vario tipo e dimensione che rallegrano il paesaggio marino di Caorle.


Un posto tutto particolare è la zona dei casoni dove merita un’escursione in barca o in battello arrivando fino a Portogruaro percorrendo la laguna e il fiume Lèmene.

 

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