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La millenaria Repubblica di Venezia cessava di esistere il 12 maggio
1797, dopo di che fu ceduta dapprima a Napoleone, quindi
all'Austria che mantenne i suoi domini fino al 1866. Ma cinque anni
prima della caduta della Repubblica un avvenimento importante si era
verificato a Venezia: era stato eretto ed inaugurato il 16 maggio
1792 il Teatro La Fenice, su progetto di Gian Antonio Selva, un
teatro che doveva, data la sua collocazione nel centro della città e
la sua capienza, rivaleggiare con le sale del San Grisostomo (ora
Malibran) e con il San Benedetto (ribatezzato poi Teatro Rossini).
Durante la fiera della Sensa vi fu la festa d'inaugurazione,
con il dramma I giucchi d'Agrigento di Alessandro Pepoli,
musicato dal celebre maestro napoletano Giovanni Paisiello. Ma con
la fine del mondo politico veneziano coincise anche il ristagno
nell'attività musicale.
Furono pochi i compositori che si trasferirono nella città per
studiare, e fu piuttosto la Fenice a diventare l'asse nodale nella
strategia del successo operistico.
A Venezia si susseguirono una serie di "prime" clamorose come
Artemisia (1801) di Cimarosa, Tancredi (1813),
Sigismondo (1814) e la Semiramide (1823 di Rossini, già
presente al Teatro San Benedetto con L'italiana in Algeri e
con Il barbiere di Siviglia, opera che a Venezia, dal 1818 al
1900, fu rappresentata in ben 35 stagioni. |
Rinomati furono anche i nomi dei cantanti che interpretarono i
melodrammi presso i teatri veneziani, come la Malibran, la Pasta, la
Strepponi, la Colbran, Rubini.
Un incendio distruggeva nel 1836 il Teatro la Fenice, ma fu ben
presto riedificata, tanto da ritrovare i fasti passati in una serie
di prime clamorose, tutte nel nome di Verdi: Ernani (1844),
Attilia (1846), Rigoletto (1851), La traviata
(1853), Simon Boccanegra (1857).
In verità l'Ottocento musicale veneziano, soprattutto nella prima
metà del secolo, era stato caratterizzato
da elementi di profonda crisi, determinatisi
dopo la caduta della gloriosa Repubblica, con la drastica riduzione
del numero dei teatri e con la conseguente chiusura dei
celebri "Ospedali" che
-secondo i tardivi resoconti di Giuseppe Maria Foppa (1780 - 1845)-
avevano in passato formato "la delizia dela paese e de'
forestieri" (. . .) "a merito delle Figlie del Coro, che facevano
stupir di loro per la eccellenza del canto e del suono".
Ma nella città lagunare, diventata una piazza secondaria durante il
primo periodo del dominio asburgico, non poche furono le iniziative
per far fronte al dilagante analfabetismo musicale, per sopperire
alla mancanza di cantanti e di musicisti provetti richiestissimi dai
teatri e dalla Fabbriceria di San Marco, per mantenere viva la
tradizione cittadina ancora legata al ricordo dei fasti degli
intrattenimenti musicali consumatisi a iosa durante il Settecento
ed entrati massicciamente nel ritmo consuetudinario della vita
settimanale, sia pubblica che privata.
Durante il periodo a cavaliere tra '700 e '800 l'interesse nei
confronti della musica non era a Venezia decisamente all'altezza
del suo passato.
Infatti gli ultimi baluardi preposti a siglare, anche in ragione
della loro longevità, la fine di un'epoca fiorente, si rintracciano
solitamente nelle figure di Ferdinando Bertoni (1725 - 1813) e di
Bonaventura Furlanetto (1738 - 1817).
Vi era però una estrema attenzione per la musica amatoriale, che non
prevedeva da parte degli esecutori eccezionali capacità tecniche, e
che si consumava presso molte famiglie
veneziane aristocratiche e borghesi, o presso le amene società
musicali "dell'Armonia", degli Orfei", "degli Anfioni", dove si
eseguivano svariate musiche per le cosidette "accademie
vocal-strumentali".
Nel 1877 per volontà di un gruppo di musicisti locali, quali
Contin di Castelseprio, Errerà, Gambara, Trombini e il più noto
Antonio Buzzolla, fu fondato il Conservatorio "Benedetto Marcello",
ispirato al nome del patrizio "musicista dilettante".
La costituzione di questo Liceo Musicale, come allora veniva
definito, era stata promossa fin dal decennio precedente per poter
accentrare le attività didattiche, che si svolgevano parzialmente
come scuola di canto presso la |